POS OBBLIGATORIO PER IMPRESE E PROFESSIONISTI
Con il D.D.L. del 22 gennaio 2015 l’obbligatorietà del Pos diventa reale.
Imprese, professionisti, artigiani e commercianti che non si adeguano all’ obbligo rischiano di incorrere in una sanzione fino a 1.500 Euro o nella sospensione dell’attività
E’ quanto previsto dal Disegno di Legge 1747 del 22 gennaio 2015 presentato dai Senatori Aiello, Gentile, Bilardi e Di Giacomo recante “Disposizioni relative all’obbligo per i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, di dotarsi di adeguati strumenti di pagamento elettronici per pagamenti superiori ai 30 euro”
L’attuale D.D.L. interviene ad integrare la Legge 221/2012 che prevedeva l’obbligatorietà di dotarsi degli idonei strumenti per pagamenti superiori a 30 Euro, ma senza alcuna sanzione per i “disertori”. Pertanto, chi già possedeva il pos ha continuato ad utilizzarlo e solo in pochi hanno deciso di dotarsene. E la tanto sperata diffusione capillare che si auspicava il legislatore non è avvenuta.
Il testo della proposta di Legge è chiaro e conciso e nell’ incipit individua come obbiettivi primari sia “«premiare» il professionista, commerciante, esercente o l’azienda che, in adempimento della normativa, abbia provveduto a dotarsi degli strumenti elettronici di pagamento, sia tutelare il consumatore e fruitore del servizio nel caso in cui si veda negata la legittima possibilità di procedere al pagamento mediante strumenti elettronici”.
Precisamente, l’agevolazione fiscale consiste nella detrazione dall’ imponibile reddituale del costo percentuale di ciascuna transazione eseguita per il tramite del Pos.
Discorso più ampio, invece, per le sanzioni derivanti dal mancato rispetto dell’obbligo di dotarsi di adeguati strumenti di pagamento elettronici: è prevista una sanzione di 500 euro per chi è sprovvisto di Pos. Pagata la sanzione si hanno 30 giorni per adeguarsi e 60 giorni per comunicare alla Guardia di Finanza l’avvenuta installazione.
In caso di mancato adeguamento o comunicazione scatta una seconda ammenda, questa volta di 1.000 euro, e l’esercente o professionista ha ancora un mese di tempo per mettersi in regola.
Per i più refrattari scatta infine la sospensione dell’attività professionale o commerciale sino al completo adeguamento alla normativa in materia.
Il mancato possesso del POS può essere accertato mediante controllo della Guardia di Finanza o segnalazione del cliente privato.
Qualora il Disegno di Legge trovasse attuazione verrebbero concretamente raggiunti gli obbiettivi di trasparenza nella tracciabilità fiscale e tutela del consumatore.
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